"Ma ecco in qualche città di Francia e d'Inghilterra la gente raccolta attonita a rimirare i prodigi di un acrobata non mai veduto, appollaiato su una instabile ruota che egli spingeva coi piedi e su cui miracolosamente si reggeva in equilibrio." (pag. 34)
Come notiamo da questa citazione, il più delle volte le vere invenzioni e scoperte nascono da coloro che senza impegno e senza studio cercano di divertirsi e di far divertire.
Osservando e analizzando dei comuni strumenti utilizzati da acrobati e artisti di strada; scienziati, studiosi e fisici cercano di descrivere tutto ciò sotto una visione più scientifica, chiamando in causa le leggi della fisica.
Biciclo |
Ma che cosa era quel nuovo arnese di forma tanto inusitata, che suscitava lo stupore e lo scherno e teneva in trepidazione i cuori sulle sorti del suo cavalcatore?
Il biciclo era un velocipede antenato della bicicletta composto fondamentalmente da una ruota, su cui agivano i pedali, e un ruotino posteriore. Era molto difficile da controllare sopratutto alla partenza e all'arresto.
Successivamente, perfezionato, dà il via a quella che noi oggi conosciamo sotto il nome di bicicletta. Esso si rivelerà essere l'ala che doveva permettere all'uomo di raggiungere l'inarrivabile locomotiva.
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