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mercoledì 30 aprile 2014

L'automobile: pericolo o no?

"La verità è che tutte le cose nuove, tutte le invenzioni, anche quelle più utili e pratiche, al loro apparire, non possono esplicare tutti i vantaggi che apporteranno in seguito, ma per di più danno origine a nocivi turbamenti, più o meno lunghi, sia per lo sconvolgimento delle vecchie abitudini, sia per l'inesperienza con cui vengono maneggiate..." (pag. 99)

Le invenzioni non sempre sono state accolte di buon grado dalla popolazione; ciò avveniva in passato sopratutto perché per pregiudizio si riteneva che i cambiamenti dovessero essere necessariamente in negativo rispetto alle abitudini dell'epoca. 
Questo tipo di atteggiamento è evidente in particolare nei confronti dell'automobile, snobbata sin da subito, in quanto ritenuta troppo pericolosa. In principio, il suo utilizzo veniva collegato alla morte, agli incidenti e alle tragedie, perché l'inesperienza con cui inizialmente vengono maneggiati i nuovi strumenti può portare a ciò.
Con il tempo, però, si è visto come accanto agli aspetti negativi vi fossero numerosi vantaggi nell'usare la vettura. 
Più comodità e più velocità fecero capire che forse quelli passati erano solo pregiudizi e che bastava considerare sopratutto il fatto che in alcuni casi gli incidenti si erano verificati adoperando anche strumenti semplici, come la bicicletta. Si tratta sempre di identificare il pregiudizio e di riuscire a superarlo. Si tratta di capire che in fondo un incidente può accadere per caso, per la necessità di evitare un ostacolo. 
E' fondamentale rendersi conto che la vettura è un mezzo affidabile e che tutto dipende dall'uomo. E' lui a gestirla, è a lui che la macchina affida la propria potenza.   

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